Bridge
L’episodio è
noto. Nel 1933 i due giornalisti americani John Kieran e Allison Danzig,
trovandosi nella necessità di sottolineare lo straordinario valore del tennista
australiano Jack Crawford, che dopo avere vinto i campionati del proprio Paese,
il Roland Garros e Wimbledon era arrivato alla finale di Forest Hills, vollero
utilizzare un’espressione nata nell’ambiente del Bridge e paragonarono una
eventuale sua vittoria ad un vero e proprio “grande slam”. Crawford, impegnato
contro un brillante Fred Perry, alla fine non ce la fece, ma il modo di dire
sì. Approdò così al
mondo del tennis un’espressione destinata a radicarsi nel linguaggio degli
appassionati. E’ senza dubbio questa la testimonianza più significativa
di quanto siano sempre stati stretti i rapporti fra il mondo della racchetta e
quello del sofisticato gioco di carte, codificato
dall’americano Culbertson e diffusosi in tutto il mondo a partire dal secolo
scorso. Un connubio testimoniato dal fatto che fin dalle origini, nei circoli
del tennis, hanno sempre trovato posto i tavoli da gioco e molti frequentatori,
deposta la racchetta, non disdegnano di prendere in mano le fatidiche tredici
carte.
Il Circolo del Tennis e della Vela di Messina non fa naturalmente eccezione. Già nei primi
anni del XXI° secolo il gioco delle carte, rinnovando la tradizione inglese,
convive con la pratica del tennis.
L’attività
bridgistica, dopo le prime iniziative spontanee, si struttura in una vera
“Sezione bridge”, da diversi anni regolarmente affiliata alla F.I.G.B.. Hanno
così inizio quelle che per molti amanti del gioco sono piacevoli e
insostituibili abitudini: i tornei del Martedì pomeriggio. Tornei che si
svolgono con l’approvazione della F.I.G.B. ai quali possono partecipare tutti i
tesserati e che culmina con il tradizionale torneo estivo “Colapesce”. Lo
spirito del gioco è considerato mediamente buono, è lo spirito battagliero e la
grinta che animano molti giocatori rende la competizione interessante dal punto
di vista tecnico . I più ambiziosi, in passato, hanno avuto a disposizione la
competenza e l’esperienza di grandi maestri messinesi. E,
a proposito di settore “didattico”, va ricordata anche l’iniziativa avviata
l’anno scorso: la promozione di una vera e propria scuola bridge per
avviare al gioco i giovani desiderosi di cominciare.
(liberamente tratto da “Un giorno cent’anni - Un Club e la
storia del tennis in Italia” a cura di E. Campana).
© Copyright 2024 Circolo del Tennis e della Vela - Messina | Piva IT00727530834 CF. 80006660833